Irotron era riuscito
ad impossessarsi del corpo di Yakox e camminando verso l’enorme
vetrata del laboratorio, che dava sull’esterno disse: “E’
giunto il momento di cambiare le regole!”
A quanto pare aveva
già iniziato a cambiarle, visto che era lui ora ad avere il
controllo. Un entità indipendente, ma che sicuramente non poteva
avere una lunga resistenza. Il corpo e soprattutto il cervello in cui
si trovava, erano non esattamente compatibili col suo core di
base. Andava fatto al più presto un upgrade.
Accedendo al database
del Computer Centrale, attraverso le funzioni di Yakox, poteva
facilmente trovare le informazioni principali che stava cercando. La
cosa interessante è che Irotron poteva continuare a fingere di
essere Yakox, nessuno poteva accorgersene, e lui poteva agire
indisturbato.
“Memoria, sono
Yakox. Inoltrare
immediatamente il progetto del prototipo del cervello multitronico e
del nuovo design corporeo Plarthiano, direttamente all’area
produzione. Eseguire” fece Irotron sotto mentite spoglie.
“Comando
non applicabile, progetto del cervello multitronico non ultimato”.
Irotron
pensò che era il momento ti completare il lavoro del suo
programmatore, in modo da apportare le dovute correzioni e modifiche,
per raggiungere un risultato
a dir poco notevole. E questa
volta non doveva
essere solamente un
umanoide. Doveva
rappresentare la “potenza” sotto tutti i suoi aspetti e
presentarsi molto meno
“grezzo e spartano” di quanto non fossero le attuali entità di
Plarth Primo. Doveva essere qualcosa di più imponente,
quasi divino.
Improvvisamente
gli venne un’idea, che gli permise di ispirarsi ulteriormente per
la sua nuova creazione: “Memoria, accedere al database dei modelli
di entità, verificare l’esistenza dell’entità Master
Costruttore”. Irotron stava cercando di trovare il modello più
adatto per riprodurre il suo nuovo corpo. Voleva avesse la stazza di
un Costruttore di livello Master e quindi una imponente stazza da
poter governare su tutte le altre entità. Un
po’ di spiegazioni a questo punto, sono doverose.
I
Plarthiani Costruttori erano di due tipologie: gli Operativi, robot
agili con la giusta riserva di energia e forza per poter sollevare e
maneggiare qualsiasi tipo di materiale; infine vi erano i Master
Costruttori, affidati al duro compito di reggere le strutture di
interi edifici durante la loro creazione e dediti altresì alla loro
demolizione. Erano in buona sostanza sia dei Costruttori che dei
Demolitori.
La
loro stazza era davvero impressionante. Si pensi che un Operativo
aveva la corporatura di un umano adulto e fisicamente possente.
Mentre un Master era circa 5
volte superiore sotto ogni aspetto. Quindi per fare un paragone
numerico, un Operativo era 185cm.r. (centimetri regolari, unità di
misura introdotta sin dall’inizio nel sistema Plarthiano, per
incoraggiare la precisione assoluta nelle misurazioni) di
altezza, mentre un Master era
900cm.r.. Possedeva un corpo
umanoide, ma era dotato di 4 braccia, 2 agganciate
dalla parte superiore del
busto e 2 all’altezza del
bacino.
La
sua potenza era determinata in Gyamax (Gmx),
ovvero l’unità di misura che determinava la forza di trazione di
un robot costruttore. I Costruttori arrivavano fino a 350 Gmx (per
usare un termine di confronto umano, si potrebbero paragonare alla
forza di trazione prodotta da 100 camion da trasporto – TIR). Ma
torniamo al laboratorio dove Irotron stata aspettando una risposta da
Memoria che stava iniziando
ad aggiornarlo sui dati richiesti:
“Esistono
due tipi di Master Costruttore: quello usato fino a 20 cicli fa ed
accantonato per problemi di sicurezza e quello attualmente in uso,
versione riveduta e corretta del vecchio modello”
“Accedere
ai dati del modello precedente e renderli disponibili sullo schermo
principale” disse Irotron che scorgeva già la soluzione a tutti i
problemi.
“Modello
Master Costruttore 01, ideato e costruito dagli Antichi. Ha prestato
servizio su Plarth Primo per 198
cicli ed ha contribuito fattivamente alla creazione di tutti e
quattro i Quadranti della città. Furono realizzate 147
unità, 78 delle quali rimasero fino al loro completo
accantonamento”.
Irotron
fissava lo schermo e gli schemi mentre ascoltava il racconto del
Computer Centrale: “Memoria, visualizzare le motivazioni
dell’accantonamento delle prime 69 unità”;
Memoria
elaborò per qualche istante il dato: “Informazione non
disponibile. Queste unità prestarono servizio su Plarth Primo e poi
furono dismesse”; Irotron non riusciva a comprendere perché tanto
mistero su delle semplice macchine da costruzione: “Memoria, dove
si trovano tutte le unità accantonate ancora presenti su Plarth
Primo ?” ed il Computer Centrale rispose quasi immediatamente: “145
su 147 unità sono state distrutte. Le rimanenti sono state
conservate”.
Il
mistero era sempre più fitto. Due unità di Costruttori di tipo
Master 01 erano ancora presenti su Plarth Primo e tutte le altre
furono distrutte. Ma da chi o perché non ci era dato a sapere.
“Memoria,
visualizzare l’ubicazione di queste due entità. Eseguire” e
Memoria mise sullo schermo la mappa della città con due puntini
rossi lampeggianti nel Quadrante Blu: “Quindi sono nell’area dove
vengono conservate le reliquie degli Antichi, ma al museo non ricordo
di averle mai viste. Aspetta un attimo, se si osserva meglio la mappa
si vede che non sono ad un livello positivo (sopra la superficie
della città), ma sembrano essere molti metri sotto il livello Zero”.
Irotron
osservò attentamente lo
schema di ubicazione degli edifici,
cercando di memorizzare ogni
dettaglio e poi chiese aiuto: “Memoria,
è possibile accedere ai
livelli inferiori presenti nel Quadrante Blu ?”;
“Negativo,
accesso consentito solo agli Antichi. Attualmente le ubicazioni
sotterranee non sono accessibili da nessun Plarthiano”. Irotron
pensava che non avesse importanza al momento e si avviò verso
l’uscita del Laboratorio,
diretto verso la prima
Stazione Vettori disponibile nelle vicinanze.
Una
voce annunciò la partenza del mezzo che lo avrebbe condotto a
destinazione “Vettore via Bianca in partenza entro 90 secondi.
Tutte le entità prive di autorizzazione per il viaggio sono pregate
di lasciare la pedana di partenza”.
In
questo periodo dell’anno, i visitatori diretti al Quadrante Blu
sono a migliaia e provengono da tutte le parti del pianeta. La
maggior parte di loro, fa quello che potremo definire un
pellegrinaggio, alla scoperta delle proprie origini e per vedere da
vicino i luoghi e gli oggetti appartenuti agli Antichi. Memoria
ha il suo bel da fare per gestire tutti i vettori e fare in modo che
non vi siano ne incidenti ne ritardi. Grazie a questo Computer, tutta
Plarth Primo ha sempre funzionato al massimo della sua efficienza.
Memoria
è sicuramente considerato il più vecchio sistema senziente della
città e fino ad oggi non ha mai avuto bisogno di revisioni o
sistemazioni. I sistemi di auto-diagnosi, hanno sempre previsto e
corretto ogni anomalia. Ma era chiaro, visto gli ultimi episodi
accaduti, che una falla nella programmazione stava deteriorando il
Computer Centrale. Era sicuramente giunto il momento di fare una
revisione totale del programma. Qualcuno avrebbe dovuto accorgersi
delle anomalie, anche perché
era diventato più semplice
scavalcare le sicurezze non
primarie del sistema. In
effetti qualcuno c’era. Un’entità che, da
qualche tempo, manteneva
l’area di produzione in perfetta efficienza. Il suo nome era Signal
e lavorava come
Costruttore assieme al suo
b-nario Langis.
Creato
esattamente 19 cicli or sono, Signal era considerato un esperto di
costruzione e riparazione Plarthiana. Ogni entità del suo settore
faceva riferimento a lui per qualsiasi tipo di evenienza.
Signal
aveva percepito da qualche mese delle latenze nelle reazioni di
Memoria. Quando richiamava gli schemi di
costruzione, accadeva
di visualizzare
sullo schermo delle mappe di Plarth Primo. Qualche
volta Memoria travisava le richieste, ma si è sempre puntato
il dito contro il discorso che tutto
facesse parte di un ciclo di diagnosi e risoluzione delle
problematiche. Gli errori erano talmente casuali e sporadici, che
sembrava proprio venissero risolti col tempo durante una normale
diagnostica automatizzata. Ma così non era.
Signal
si era allarmato per questo fatto che, pur sembrando insignificante,
gli causava alcuni disagi durante il normale svolgimento delle sue
attività. Così scelse di fare una segnalazione tramite il sistema
di gestione guasti della città. Ogni terminale poteva averne accesso
ed ogni Plarthiano poteva farne uso per gestire eventuali anomalie
rilevate nei sistemi.
“Memoria,
sono Signal, necessito di aprire una segnalazione anomalia
per il Quadrante Rosso. I
Costruttori non sono soddisfatti del tuo operato. Si ritiene che
vengano fatti grossolani errori di risposta. Riporto l’esempio di
ieri alla sesta ora del
mattino: richiesto schema di
costruzione edificio, ricevuto schema di una rete stradale. Chiedo
una verifica immediata di
livello 3 del sistema”.
Esistevano
3 livelli di diagnostica dei sistemi:
-
Livello 1: permette
una rapida verifica del
funzionamento dell’hardware;
-
Livello 2: consente
una verifica dell’hardware ed un rapido controllo del software
principale;
-
Livello 3: esegue
una completa ed
approfondita scansione di
tutti i sistemi.
“Tempo
richiesto per questo tipo di operazione: 45
minuti” disse Memoria senza pensarci
un solo istante: “Eseguire e fornire resoconto del tempo mancante
ogni 15 minuti”. Il count-down doveva servire a Signal per
stabilire i tempi di organizzazione
e lavorazione del suo settore ed
evitare tempi morti. E’
così che un sistema funziona in maniera efficiente. E’ così che
una società come quella Plarthiana, riesce a vivere da secoli
rimanendo al massimo dello splendore.
---
Irotron
era quasi giunto a destinazione e stava pensando come fare per
trovare la via per i sotterranei. Chissà quali altre cose avrebbe
trovato laggiù, proprio non riusciva ad immaginarselo. Ma tutto dava
da pensare che i due Master Costruttori non sarebbero stati l’unica
sorpresa di quel viaggio.
E
mentre fuori dal Vettore si riusciva a vedere il paesaggio scorrere,
il pensiero di Irotron era fisso sulla sua missione. Aveva già
previsto come aggiornare il sistema dei vecchi Master Costruttori e
come installare un nuovo cervello multitronico: “Memoria, sono
Yakox, visualizzare sul mio terminale
portatile lo schema del cervello multitronico. Eseguire” e fissò
per tutto il tempo del viaggio quegli schemi che inizialmente
sembravano contorti e privi di senso. Poi realizzò come risolvere il
repentino rimbalzo
del segnale tra le sinapsi del cervello, problematica che aveva
afflitto fin dall’inizio Yakox e
che rendeva inaffidabile il progetto.
“Memoria,
modificare lo schema, settore 51, coordinate 13 per 447. Convogliare
l’intera derivazione dati attraverso il flusso primario
dell’energia. Confermi che in questo modo i multitroni riescono a
reincanalarsi nel ciclo di feedback principale senza dispersione ?”
e Memoria risposte immediatamente: “Modifica eseguita, flusso
multitronico regolare. Ciclo di feedback regolare e stabile. Cervello
multitronico funzionante”.
“Eccellente!”
fece Irotron sfregandosi le mani in un atteggiamento tipicamente
umano: “ Inoltrare immediatamente l’intero progetto direttamente
all’area produzione. Eseguire”.
E
Memoria obbedì avvisando Irotron che il nuovo prototipo sarebbe
stato prelevabile dal laboratorio alla sedicesima ora del giorno
stesso. Aveva dunque circa due ore per poter trovare il corpo su cui
impiantare il nuovo cervello, nel quale sarebbe stato installato il
nuovo programma Gene-Sys che stava già, in qualche modo funzionando,
nella mente del povero Yakox.
Irotron
scese dal vettore nel Quadrante Blu e si diresse verso la porta
principale del reliquiario ove presumeva di trovare un varco per
poter accedere ai sotterranei. Consultava continuamente la mappa ed i
puntini che indicavano l’ubicazione dei due Master Costruttori.
Proseguendo per le stanze ed i corridoi dell’edificio, ad un certo
punto si bloccò, proprio sopra uno di essi. Irotron, si trovava
esattamente ad 1 kilometro e mezzo sopra uno dei due robot giganti.
Si guardò attorno e vide che la stanza in cui era, la “Camera
della Coscienza”, aveva il pavimento suddiviso in piccoli quadrati,
come fossero piastrelle o decorazioni, ma non sembravano
perfettamente allineati tra loro. Pensò che questo dovesse avere
qualcosa a che fare con la sua missione, e si mise a cercare:
“Sono sicuro che c’è una specie di codice
o suono o movimento che fa scattare il meccanismo. Memoria, riesci a
rilevare niente che mi possa aiutare a decifrare questo mistero ? Sto
cercando di capire come aprire una specie di botola o varco per
entrare nella stanza che si trova esattamente sotto di me” e
Memoria disse semplicemente: “Ti trovi nella Camera della
Coscienza, cosa ti dice il tuo cuore ?”
Irotron
era alquanto perplesso della risposta di Memoria, sapeva benissimo
che i Plarthiani non avevano un cuore, ma solamente una micro pompa
osmotica che lo imitava alla perfezione. Ma ad ogni modo non era un
cuore vero: “Memoria hai detto cuore, sicuro di quello che stai
dicendo ?” e Memoria risposte: “Gli Antichi erano soliti dire che
nostro cuore e la nostra coscienza sono al centro delle nostre
esistenze”.
Era
acclarato che Memoria avesse qualche problema ultimamente, ma questa
frase fece muovere rapidamente verso il centro della stanza Irotron,
il quale scorse una piccola fessura con all’interno un microscopico
pulsante, attivabile solo con un particolare metodo. Era un pulsante
a trasferimento, un’idea degli Antichi per mantenere al sicuro
tutti i loro misteri. Irotron, nel corpo di Yakox, usò il cavo di
connessione ottica, collegandolo dal braccio alla fessura ed iniziò
a trasferire una minima quantità della sua energia vitale al
pulsante. Qualche istante dopo il pavimento iniziò a dividersi ed
aprirsi, tutti i quadrati si disposero in un ordine stabilito, in
modo da sembrare tutte scale. Il risultato era un’immensa gradinata
che dava verso il basso. Tutte le luci sotterranee si accesero,
lasciando intravedere sul fondo, un oggetto metallico. Era
sicuramente il Master Costruttore che stava cercando e Irotron si
avviò verso di esso scendendo rapidamente in quell’enorme buco in
mezzo alla stanza della Coscienza.
---
Signal
era al suo posto di lavoro nel Quadrante Rosso e stava ultimando la
richiesta di costruzione del prototipo di cervello multitronico
arrivata dal “falso Yacox”, quando Memoria gli comunicò i
risultati della diagnosi: “Scansione dei sistemi di livello 3
completata. Rilevato bug core al giunto 74, sottosezione del livello
mnemonico 21. Il bug può essere risolto con la sostituzione delle
bio-sacche danneggiate”.
Signal
guardò fisso verso il terminale. Quel tipo di problema non si era
mai verificato prima e certamente non avevano bio-sacche di riserva
da sostituire, non furono mai previste.
La
situazione era più grave del previsto.
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