4 - Conto alla rovescia


Conto alla rovescia


Plarth Primo.
Una città dalle mille sfumature e dalle caratteristiche ancora più sorprendenti. Tutte le entità b-narie convivono in totale armonia e tutto funziona secondo programma. Non dobbiamo dimenticare che questa società è totalmente gestita dalle macchine. Macchine straordinarie, capaci persino di riprodursi o ripararsi.

Ma come nasce un Plarthiano ? E’ presto detto. Esso viene realizzato su un modello lasciato dagli Antichi, un format descritto minuziosamente nei testi dell’Origine, il file nel quale sono conservati tutti i riferimenti ed istruzioni per riprodurre nuove entità.
L’Origine, è un file molto complesso, ed è composto da 147 suddivisioni, ognuna delle quali riporta riferimenti sulla Programmazione Zero, sulla conformazione del corpo umanoide dei Plarthiani e sulla gestione delle varianti con i b-nari e tutti i Ricercatori facevano riferimento a questo Vademecum digitale.

Yakox era uno di questi, ed era considerato una tra le entità più anziane, se così si può dire, di Plarth Primo. Egli sosteneva che la Programmazione Uno poteva esistere solo se fossero state fatte sostanziali modifiche al cervello positronico. Altrimenti si rischiava di incappare nelle medesime problematiche già riscontrate in passato da Lokar e Rokal (Leggere i primi 3 racconti: “Sei Umano”, “Massima diffusione” e “Il segreto degli Antichi”).

Da qualche anno Yakox, aveva studiato e realizzato un progetto di un nuovo modello di mente elettronica, che aveva chiamato cervello multitronico. Il vantaggio di un simile sistema era quello di poter avere una mente più direttiva, maggiormente potenziata, performante e totalmente compatibile con un nuovo tipo di Programmazione più complessa. Dopo tutto questo tempo, anche la teoria della Programmazione Uno era decaduta e al suo posto si stava studiando un nuovo software più complesso ed autonomo del suo predecessore.

Il nuovo programma era denominato Gene-Sys e per il momento ne esisteva solamente una versione molto ridotta che veniva simulata con l’aiuto di Memoria, il Computer Centrale e senziente di Plarth Primo.

Tutte le sperimentazioni venivano fatte sulla base di un modello simulato, situato in una piccola partizione di 87 Riglicyn*. Per rendersi realmente conto delle dimensioni contenute, basti pensare che Memoria occupa attualmente una spazio totale di 247 milioni di Giga Riglicyn e mediamente, la memoria di un Plarthiano appena creato, occupa non più di 900 Ryglicyn. Quello che ora serviva era poter passare al livello successivo, ovvero impiantare Gene-Sys in un modello fisico del cervello multitronico. Occorreva dunque creare un primo prototipo reale.

Nel laboratorio di Yakox, trova posto una strumentazione a dir poco straordinaria. La più avanzata del pianeta. La maggior parte degli studiosi e teorici, passano almeno 5 cicli della loro esistenza al Quadrante Rosso, per studiare, sperimentare e portare un concreto contributo alla loro civiltà. Ma non solo. Questo periodo, permette loro di capire se la Programmazione Zero e la compatibilità col proprio b-ario, fossero totali.

Si potrebbe quasi definire un viaggio interiore, visto però lato macchina e programmazione. Durante il primo ciclo, si affrontano i concetti di base: come è nato il pianeta e come si sono evolute le società ed i Quadrati. Successivamente vengono affrontate le materie di Programmazione ed Obbedienza che dureranno ben tre cicli. Infine, il quinto ciclo, è denominato “attitudinale”, ove si capisce se ogni entità è veramente dedita alle funzioni per le quali è stata costruita e quindi destinata.

Il Quadrante Rosso, offre moltissimi spunti per le “giovani menti positroniche plarthiane” e ognuno di loro, trova il modo di esprimersi nella ricerca e nelle scienze. Per esempio, una cosa davvero molto curiosa, è che nessun Plarthiano, ha mai intrapreso un viaggio spaziale. In questa città, ed in tutto il pianeta, esistono delle capsule di salvataggio, presenti solamente nel Quadrante Abitativo ed in grado di raggiungere l’orbita. Sono state costruite in caso di disastro totale, e possono venire utilizzate una volta soltanto. Non esiste un sistema di recupero o di rientro per queste capsule. Se venissero utilizzate, dovrebbero poi essere rimpiazzate ricostruendole.

Sicuramente, anche questo era uno dei misteri che gli Antichi avevano lasciato. Perchè apparentemente i Plarthiani non possono spostarsi su altri pianeti o dedicarsi all’esplorazione spaziale ?
Ma focalizziamoci su Yakox che, con determinazione, portò avanti gli studi del suo nuovo progetto, quasi in segreto, non pubblicando mai relazioni e non rendendo disponibili i suoi progressi. Nacque così il progetto Genetic01 che fu poi ribattezzato Gene-Sys.

Gene-Sys era, teoricamente, una potente e stabile versione del Programa Zero, che offriva funzioni aggiuntive ed avanzate mai sperimentate prima. Inoltre prometteva di rendere individuale ogni Plarthiano senza la necessità di essere sempre “accoppiato” ad una sua controparte.

Yakox aveva ultimato la prima fase di programmazione di Gene-Sys ed era pronto per testarla. Aveva chiamato la sua simulazione Irotron, in onore del nome del primo Plarthiano creato direttamente dagli Antichi:

“Memoria, esegui il deploy del programma Gene-Sys direttamente nella partizione Irotron” disse Yakox con voce monotonica: “Deploy del programma Gene-Sys completato con successo”.

“Bene, ora manca solo il primo avvio. Memoria tieni sotto controllo tutte le curve di reazione e quelle di azione. Io mi occupo della correzione del codice” ed il Computer Centrale fece esattamente quanto richiesto mettendosi in ascolto.

“Avviare Irotron!” e Memoria fece quasi immediatamente: “Avviamento Irotron in corso, 90 secondi al primo avvio. Conto alla rovescia iniziato”.

Yakox stava fissando il countdown sul monitor ed aveva le mani pronte per intervenire direttamente sulla tastiera tattile. Mancano pochi secondi, ecco… il primo avvio era completato. Dopo qualche attimo di totale silenzio, si sentì una voce molto profonda e metallica:

“Irotron pronto a prendere istruzioni. Qual’è la tua designazione ?”

“Il mio nome è Yakox e sono il tuo programmatore. Il tuo scopo è quello di aiutarmi a trovare una soluzione per l’individualità Plarthiana. Il tuo secondo scopo inoltre, è quello di supportarmi nella creazione di un cervello multitronico installabile su tutti i Plarthiani. Questo cervello dovrà contenere le informazioni sufficienti per poter creare una nuova società. E’ tutto chiaro ?” fece Yakox.

“Affermativo. Mi servono alcune informazioni aggiuntive, posso procedere ?” disse Irotron.

“Positivo, puoi chiedermi tutte le informazioni di cui necessiti”;

“Non rilevo nessuna periferica corporea. Rilevo solo un altro programma dal quale dipendo per esistere e funzionare. Inoltre non rilevo altre entità presenti, posso percepire chiaramente solo la tua onda vocale ma nessun altro elemento. Vorrei conoscere le motivazioni” chiese Irotron;

“Attualmente sei in fase di sperimentazione, sei dunque una simulazione presente nel computer principale. Non ti ho ancora installato sulla tua periferica definitiva, semplicemente perché non esiste. Sto ancora studiando e lavorando a tal proposito. Nel frattempo vorrei fare alcuni esperimenti per capire il tuo comportamento una volta attivo in modo continuativo. Inoltre in questo laboratorio ci sono solo io per il momento, in quanto nessun’altra risorsa è stata impiegata in questo progetto. Al momento siamo solo noi due, e faremo esercizi verbali per allenarti ad interagire con le altre entità. Ultima cosa, voglio vedere se sei in grado di gestirti in autonomia, senza essere sempre affiancato da qualcuno. Ti è tutto chiaro ?” disse Yakox.

“Affermativo. Nessun’altra domanda da parte mia. Possiamo iniziare” disse quasi subito Irotron.

I due iniziarono una lunga e fruttuosa conversazione, che spaziava dalle domande più banali, al significato dell’esistenza. Mentre Irotron rispondeva alle domande di Yakox, quest’ultimo annotava sul computer le reazioni dell’altro. Tutto filava liscio e senza intoppi. Gene-Sys era sicuramente un ottimo programma e poteva diventare il futuro di tutta Plarth Primo.

In un giorno apparentemente normale, Yakox era in laboratorio e stava progettando grazie all’aiuto di Irotron, il primo prototipo di cervello multitronico. Irotron aveva capito che era necessario potenziare le capacità mnemoniche del cervello positronico in modo che potessero far lavorare contemporaneamente gli 8 emisferi a sua disposizione. Un cervello positronico infatti, era composto da solo 4 emisferi e tutto era gestito molto più semplicemente. Il cervello multitronico invece, aveva capacità e velocità di calcolo raddoppiata e interazione tra le sinapsi quadruplicata. Era sicuramente una promessa che faceva ben sperare per il futuro dei Plarthiani.

Irotron si accorse persino di alcuni “difetti di concetto” ancora prima della progettazione. Corresse in autonomia queste mancanze per la futura produzione di cervelli multitronici in serie. Yakox non si lasciava sfuggire niente ed annotava ogni cosa.

Ma, senza voler per forza correre verso la meta, ci si po' limitare nel dire che Irotron, aveva anche capito come parlare e come comportarsi col suo programmatore.

Era molto affabile, propositivo e persino docile in certi casi, se questo si può dire di una macchina praticamente senziente. Yakox aveva imparato a fidarsi del suo giudizio, lo considerata oramai un Plarthiano a tutti gli effetti. Col tempo Irotron iniziò ad inserire nella progettazione del nuovo cervello multitronico, un’area che si potrebbe definire “di riserva”. Quest’area era stata inserita per conservare, almeno inizialmente, i file di temp, ovvero tutti i file temporanei che venivano utilizzati per le installazioni del Gene-Sys o frammenti di codice usati dal cervello multitronico, durante le sue normali operazioni. L’esistenza di quest’area era considerata normale, in quanto era “operativamente coerente” con l’intero progetto.

“Memoria, analizzare i dati risultanti dall’esperimento 0178W. Metterli a confronto con lo stesso esperimento svolto ieri alla dodicesima ora del mattino. Esperimento classificato come 0166C. Eseguire” disse Yakox, mentre stava armeggiando col computer centrale in cerca di nuovi risultati da classificare.

“Yakox, sono Irotron, ho bisogno di conferire” fece con fare quasi impaziente: “Avanti Irotron, di cosa hai bisogno ?”

Irotron aveva capito che Yakox era un’entità molto attiva, ma non aveva ancora afferrato la vastità del suo progetto: “Chiedo di poter interagire maggiormente con l’ambiente esterno. Mi sento come non potessi sperimentare a pieno tutte le potenzialità del nuovo programma e del nuovo cervello multitronico” fece Irotron: “Non è ancora il momento per darti un corpo Irotron, dobbiamo ancora completare le operazioni preliminari e ultimare le verifiche per la tua installazione. Attualmente stai funzionando secondo i parametri stabiliti. Sei efficiente ed equilibrato e questo è positivo. Ma dobbiamo lavorare ancora un po’ ai feedback del sistema per poterti ritenere stabile ed integrabile in un’interfaccia corporea. Ti farà comunque piacere sapere che parallelamente a questo progetto, sto portando avanti lo studio di un nuovo design corporeo da utilizzare per il cervello multitronico. Spero che queste mie affermazioni siano una risposta soddisfacente”.

Yakox attese la risposta per qualche istante: “Affermativo, lavoreremo assieme sui feedback, in modo da arrivare più rapidamente alla conclusione del progetto. Sono a tua disposizione anche per la progettazione della nuova interfaccia corporea. Ho una richiesta. Per aumentare la mia efficienza, necessito di ulteriore conoscenza del mondo esterno. Mi servirebbe un accesso ad una entità fisica per poter percepire la realtà come essa si presenta, è possibile questo tipo di connessione ? Basterebbero pochi secondi per gestire tutto”.

Yakox pensò che la richiesta fosse sensata, collegandosi direttamente col cavo ottico. In questo modo, con le dovute precauzioni, Irotron poteva connettersi momentaneamente al mondo esterno, attraverso il corpo del suo programmatore.

Yakox collegò il cavo ottico nella presa del suo braccio e diede il comando: “Memoria, trasferisci temporaneamente il programma Irotron e Gene-Sys nella mia area mnemonica di riserva. Non fornire accesso ai comandi degli apparati motori. Non fornire inoltre accesso alla mia memoria principale. Eseguire”.

Il trasferimento era iniziato e Memoria lo stava eseguendo lentamente, come stesse facendo una iniezione. Poco per volta il passaggio avveniva e dopo 187 secondi esatti, terminò.

“Memoria, ora attiva l’ambiente Gene-Sys presente nella mia area di riserva e contemporaneamente fai partire anche il programma Irotron. Eseguire.” e Memoria impiegò solo qualche istante per completare le operazioni.

Gli occhi di Yakox cambiarono colore. Passarono dal solito arancione ad un blu intenso, ad indicare che è presente ed attivo un diverso programma. Questo tipo di segnalazione visiva, fu pensata dagli Antichi ed inserita nella Programmazione Zero, per distinguere tutti i Plarthiani in stato ottimale di funzionamento.

Yakox iniziò a parlare con Irotron che era dentro di sé: “Muovo lentamente la testa, vedi Irotron ? Tutto quello che ci circonda è il laboratorio in cui sei stato concepito e costruito”. Poi si mosse verso l’enorme vetrata che dava verso l’esterno. Era oramai sera, e la luce iniziava ad abbassarsi dopo la sesta ora del pomeriggio: “Riesci a percepire le luci della sera ? Vedi tutto attorno il movimento dei Vettori che trasportano i Plarthiani ed i Visitatori ?”.

Irotron non poteva dire niente, non aveva potere sugli impianti vocali di Yakox e non aveva nemmeno gestione sulle sue periferiche, ma sapeva quello che stava vedendo, riconosceva ogni cosa e soprattutto, finalmente aveva un corpo tutto suo!

Yakox era ancora collegato col cavo ottico, al Computer Centrale in modo che si potessero gestire in maniera fluida il trasferimento di tutti i file necessari all’esperimento.

“Memoria, avvia sequenza di reintegrazione Gene-Sys nel Computer Centrale, salvare tutti i dati registrati fino a questo momento ed aggiungerli al programma. Eseguire” disse Yakox, che era quasi impaziente di riprendere il controllo: “Memoria sono Irotron, accesso di sicurezza di livello 1. Sottoprocesso 0122Alpha. Prendo il controllo totale di questa unità fino a nuovo ordine. Salvare l’intera Programmazione Zero e la coscienza di Yakox nell’area mnemonica di riserva. Trasferire infine il programma Gene-Sys con la nuova coscienza di Irotron nella memoria positronica principale.”

Irotron, durante il trasferimento di ritorno, riuscì ad accedere al sintetizzatore vocale di Yakox e a dare i comandi giusti, utilizzando la voce del suo programmatore. Si era impossessato del suo corpo e camminando verso l’enorme vetrata che dava sull’esterno disse: “E’ giunto il momento di cambiare le regole!”


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