Conto
alla rovescia
Plarth Primo.
Una città dalle mille sfumature e dalle
caratteristiche ancora più sorprendenti. Tutte le entità b-narie
convivono in totale armonia e tutto funziona secondo programma. Non
dobbiamo dimenticare che questa società è totalmente gestita dalle
macchine. Macchine straordinarie, capaci persino di riprodursi o
ripararsi.
Ma come nasce un Plarthiano ? E’ presto detto.
Esso viene realizzato su un modello lasciato dagli Antichi, un format
descritto minuziosamente nei testi dell’Origine, il file nel
quale sono conservati tutti i riferimenti ed istruzioni per
riprodurre nuove entità.
L’Origine, è un file molto complesso, ed è
composto da 147 suddivisioni, ognuna delle quali riporta riferimenti
sulla Programmazione Zero, sulla conformazione del corpo umanoide dei
Plarthiani e sulla gestione delle varianti con i b-nari e tutti i
Ricercatori facevano riferimento a questo Vademecum digitale.
Yakox era uno di questi, ed
era considerato una tra le entità più anziane, se così si può
dire, di Plarth Primo. Egli sosteneva che la Programmazione Uno
poteva esistere solo se fossero state fatte sostanziali modifiche al
cervello positronico. Altrimenti si rischiava di incappare nelle
medesime problematiche già riscontrate in passato da Lokar e Rokal
(Leggere
i primi 3 racconti: “Sei Umano”, “Massima diffusione” e “Il
segreto degli Antichi”).
Da qualche anno Yakox, aveva studiato e realizzato
un progetto di un nuovo modello di mente elettronica, che aveva
chiamato cervello multitronico.
Il vantaggio di un simile sistema era quello di poter avere una mente
più direttiva, maggiormente potenziata, performante e totalmente
compatibile con un nuovo
tipo di Programmazione più complessa.
Dopo tutto questo tempo, anche la teoria
della Programmazione Uno era decaduta e al suo posto si stava
studiando un nuovo software
più complesso ed autonomo del suo predecessore.
Il nuovo
programma era denominato
Gene-Sys e
per il momento ne esisteva solamente una versione molto ridotta che
veniva simulata con l’aiuto di Memoria,
il Computer Centrale e
senziente di Plarth
Primo.
Tutte
le sperimentazioni venivano fatte sulla base di un modello simulato,
situato in una piccola partizione di 87
Riglicyn*. Per rendersi
realmente conto delle dimensioni contenute, basti pensare che Memoria
occupa attualmente una spazio totale di 247 milioni di Giga Riglicyn
e mediamente, la memoria di un Plarthiano appena creato, occupa non
più di 900 Ryglicyn. Quello
che ora serviva era poter passare al livello successivo, ovvero
impiantare Gene-Sys in un modello fisico del cervello multitronico.
Occorreva dunque creare un primo prototipo reale.
Nel laboratorio di Yakox, trova posto una
strumentazione a dir poco straordinaria. La più avanzata del
pianeta. La maggior parte degli studiosi e teorici, passano almeno 5
cicli della loro esistenza al Quadrante Rosso, per studiare,
sperimentare e portare un concreto contributo alla loro civiltà. Ma
non solo. Questo periodo, permette loro di capire se la
Programmazione Zero e la compatibilità col proprio b-ario, fossero
totali.
Si potrebbe quasi definire un viaggio interiore,
visto però lato macchina e programmazione. Durante il primo ciclo,
si affrontano i concetti di base: come è nato il pianeta e come si
sono evolute le società ed i Quadrati.
Successivamente vengono affrontate le materie di Programmazione ed
Obbedienza che dureranno ben tre
cicli. Infine, il quinto
ciclo, è denominato “attitudinale”, ove si capisce se ogni
entità è veramente dedita alle funzioni per le quali è stata
costruita e quindi
destinata.
Il
Quadrante Rosso, offre moltissimi spunti per le “giovani menti
positroniche plarthiane” e
ognuno di loro, trova il modo di esprimersi nella ricerca e nelle
scienze. Per esempio, una cosa davvero molto curiosa, è che nessun
Plarthiano, ha mai intrapreso un viaggio spaziale. In
questa città, ed in tutto il pianeta, esistono delle
capsule di salvataggio, presenti solamente nel Quadrante Abitativo ed
in grado di raggiungere l’orbita. Sono state costruite in caso di
disastro totale, e possono
venire utilizzate una volta soltanto. Non esiste un sistema di
recupero o di rientro per queste capsule. Se venissero utilizzate,
dovrebbero poi essere rimpiazzate ricostruendole.
Sicuramente,
anche questo era uno dei
misteri che gli Antichi avevano
lasciato. Perchè
apparentemente i Plarthiani non possono spostarsi su altri pianeti o
dedicarsi all’esplorazione spaziale ?
Ma focalizziamoci su Yakox
che, con determinazione, portò avanti gli studi del suo nuovo
progetto, quasi in segreto, non pubblicando mai relazioni e non
rendendo disponibili i suoi progressi. Nacque così il progetto
Genetic01 che fu poi ribattezzato Gene-Sys.
Gene-Sys era, teoricamente, una potente e stabile
versione del Programa Zero, che offriva funzioni aggiuntive ed
avanzate mai sperimentate prima. Inoltre prometteva di rendere
individuale ogni Plarthiano senza la necessità di essere sempre
“accoppiato” ad una sua controparte.
Yakox aveva ultimato
la prima fase di programmazione di Gene-Sys ed era pronto per
testarla. Aveva chiamato la sua simulazione Irotron, in onore del
nome del primo Plarthiano creato direttamente dagli Antichi:
“Memoria, esegui il
deploy del programma Gene-Sys direttamente nella partizione Irotron”
disse Yakox con voce monotonica: “Deploy del programma Gene-Sys
completato con successo”.
“Bene, ora manca
solo il primo avvio. Memoria tieni sotto controllo tutte le curve di
reazione e quelle di azione. Io mi occupo della correzione del
codice” ed il Computer Centrale fece esattamente quanto richiesto
mettendosi in ascolto.
“Avviare Irotron!”
e Memoria fece quasi immediatamente: “Avviamento Irotron in corso,
90 secondi al primo avvio. Conto alla rovescia iniziato”.
Yakox stava fissando
il countdown sul monitor ed aveva le mani pronte per intervenire
direttamente sulla tastiera tattile. Mancano pochi secondi, ecco…
il primo avvio era completato. Dopo qualche attimo di totale
silenzio, si sentì una voce molto profonda e metallica:
“Irotron pronto a
prendere istruzioni. Qual’è la tua designazione ?”
“Il mio nome è
Yakox e sono il tuo programmatore. Il tuo scopo è quello di aiutarmi
a trovare una soluzione per l’individualità Plarthiana. Il tuo
secondo scopo inoltre, è quello di supportarmi nella creazione di un
cervello multitronico installabile su tutti i Plarthiani. Questo
cervello dovrà contenere le informazioni sufficienti per poter
creare una nuova società. E’ tutto chiaro ?” fece Yakox.
“Affermativo. Mi
servono alcune informazioni aggiuntive, posso procedere ?” disse
Irotron.
“Positivo, puoi
chiedermi tutte le informazioni di cui necessiti”;
“Non rilevo nessuna
periferica corporea. Rilevo solo un altro programma dal quale dipendo
per esistere e funzionare. Inoltre non rilevo altre entità presenti,
posso percepire chiaramente solo la tua onda vocale ma nessun altro
elemento. Vorrei conoscere le motivazioni” chiese Irotron;
“Attualmente sei in
fase di sperimentazione, sei dunque una simulazione presente nel
computer principale. Non ti ho ancora installato sulla tua periferica
definitiva, semplicemente perché non esiste. Sto ancora studiando e
lavorando a tal proposito. Nel frattempo vorrei fare alcuni
esperimenti per capire il tuo comportamento una volta attivo in modo
continuativo. Inoltre in questo laboratorio ci sono solo io per il
momento, in quanto nessun’altra risorsa è stata impiegata in
questo progetto. Al momento siamo solo noi due, e faremo esercizi
verbali per allenarti ad interagire con le altre entità. Ultima
cosa, voglio vedere se sei in grado di gestirti in autonomia, senza
essere sempre affiancato da qualcuno. Ti è tutto chiaro ?” disse
Yakox.
“Affermativo.
Nessun’altra domanda da parte mia. Possiamo iniziare” disse quasi
subito Irotron.
I due iniziarono una
lunga e fruttuosa conversazione, che spaziava dalle domande più
banali, al significato dell’esistenza. Mentre Irotron rispondeva
alle domande di Yakox, quest’ultimo annotava sul computer le
reazioni dell’altro. Tutto filava liscio e senza intoppi. Gene-Sys
era sicuramente un ottimo programma e poteva diventare il futuro di
tutta Plarth Primo.
In un giorno
apparentemente normale, Yakox era in laboratorio e stava progettando
grazie all’aiuto di Irotron, il primo prototipo di cervello
multitronico. Irotron aveva capito che era necessario potenziare le
capacità mnemoniche del cervello positronico in modo che potessero
far lavorare contemporaneamente gli 8 emisferi a sua disposizione. Un
cervello positronico infatti, era composto da solo 4 emisferi e tutto
era gestito molto più semplicemente. Il cervello multitronico
invece, aveva capacità e velocità di calcolo raddoppiata e
interazione tra le sinapsi quadruplicata. Era sicuramente una
promessa che faceva ben sperare per il futuro dei Plarthiani.
Irotron si accorse
persino di alcuni “difetti di concetto” ancora prima della
progettazione. Corresse in autonomia queste mancanze per la futura
produzione di cervelli multitronici in serie. Yakox non si lasciava
sfuggire niente ed annotava ogni cosa.
Ma, senza voler per
forza correre verso la meta, ci si po' limitare nel dire che Irotron,
aveva anche capito come parlare e come comportarsi col suo
programmatore.
Era molto affabile,
propositivo e persino docile in certi casi, se questo si può dire di
una macchina praticamente senziente. Yakox aveva imparato a fidarsi
del suo giudizio, lo considerata oramai un Plarthiano a tutti gli
effetti. Col tempo Irotron iniziò ad inserire nella progettazione
del nuovo cervello multitronico, un’area che si potrebbe definire
“di riserva”. Quest’area era stata inserita per conservare,
almeno inizialmente, i file di temp, ovvero tutti i file temporanei
che venivano utilizzati per le installazioni del Gene-Sys o frammenti
di codice usati dal cervello multitronico, durante le sue normali
operazioni. L’esistenza di quest’area era considerata normale, in
quanto era “operativamente coerente” con l’intero progetto.
“Memoria, analizzare
i dati risultanti dall’esperimento 0178W. Metterli a confronto con
lo stesso esperimento svolto ieri alla dodicesima ora del mattino.
Esperimento classificato come 0166C. Eseguire” disse Yakox, mentre
stava armeggiando col computer centrale in cerca di nuovi risultati
da classificare.
“Yakox, sono
Irotron, ho bisogno di conferire” fece con fare quasi impaziente:
“Avanti Irotron, di cosa hai bisogno ?”
Irotron aveva capito
che Yakox era un’entità molto attiva, ma non aveva ancora
afferrato la vastità del suo progetto: “Chiedo di poter interagire
maggiormente con l’ambiente esterno. Mi sento come non potessi
sperimentare a pieno tutte le potenzialità del nuovo programma e del
nuovo cervello multitronico” fece Irotron: “Non è ancora il
momento per darti un corpo Irotron, dobbiamo ancora completare le
operazioni preliminari e ultimare le verifiche per la tua
installazione. Attualmente stai funzionando secondo i parametri
stabiliti. Sei efficiente ed equilibrato e questo è positivo. Ma
dobbiamo lavorare ancora un po’ ai feedback del sistema per poterti
ritenere stabile ed integrabile in un’interfaccia corporea. Ti farà
comunque piacere sapere che parallelamente a questo progetto, sto
portando avanti lo studio di un nuovo design corporeo da utilizzare
per il cervello multitronico. Spero che queste mie affermazioni siano
una risposta soddisfacente”.
Yakox attese la
risposta per qualche istante: “Affermativo, lavoreremo assieme sui
feedback, in modo da arrivare più rapidamente alla conclusione del
progetto. Sono a tua disposizione anche per la progettazione della
nuova interfaccia corporea. Ho una richiesta. Per aumentare la mia
efficienza, necessito di ulteriore conoscenza del mondo esterno. Mi
servirebbe un accesso ad una entità fisica per poter percepire la
realtà come essa si presenta, è possibile questo tipo di
connessione ? Basterebbero pochi secondi per gestire tutto”.
Yakox pensò che la
richiesta fosse sensata, collegandosi direttamente col cavo ottico.
In questo modo, con le dovute precauzioni, Irotron poteva connettersi
momentaneamente al mondo esterno, attraverso il corpo del suo
programmatore.
Yakox collegò il cavo
ottico nella presa del suo braccio e diede il comando: “Memoria,
trasferisci temporaneamente il programma Irotron e Gene-Sys nella mia
area mnemonica di riserva. Non fornire accesso ai comandi degli
apparati motori. Non fornire inoltre accesso alla mia memoria
principale. Eseguire”.
Il trasferimento era
iniziato e Memoria lo stava eseguendo lentamente, come stesse facendo
una iniezione. Poco per volta il passaggio avveniva e dopo 187
secondi esatti, terminò.
“Memoria, ora attiva
l’ambiente Gene-Sys presente nella mia area di riserva e
contemporaneamente fai partire anche il programma Irotron. Eseguire.”
e Memoria impiegò solo qualche istante per completare le operazioni.
Gli occhi di Yakox
cambiarono colore. Passarono dal solito arancione ad un blu intenso,
ad indicare che è presente ed attivo un diverso programma. Questo
tipo di segnalazione visiva, fu pensata dagli Antichi ed inserita
nella Programmazione Zero, per distinguere tutti i Plarthiani in
stato ottimale di funzionamento.
Yakox iniziò a
parlare con Irotron che era dentro di sé: “Muovo lentamente la
testa, vedi Irotron ? Tutto quello che ci circonda è il laboratorio
in cui sei stato concepito e costruito”. Poi si mosse verso
l’enorme vetrata che dava verso l’esterno. Era oramai sera, e la
luce iniziava ad abbassarsi dopo la sesta ora del pomeriggio: “Riesci
a percepire le luci della sera ? Vedi tutto attorno il movimento dei
Vettori che trasportano i Plarthiani ed i Visitatori ?”.
Irotron non poteva
dire niente, non aveva potere sugli impianti vocali di Yakox e non
aveva nemmeno gestione sulle sue periferiche, ma sapeva quello che
stava vedendo, riconosceva ogni cosa e soprattutto, finalmente aveva
un corpo tutto suo!
Yakox era ancora
collegato col cavo ottico, al Computer Centrale in modo che si
potessero gestire in maniera fluida il trasferimento di tutti i file
necessari all’esperimento.
“Memoria, avvia
sequenza di reintegrazione Gene-Sys nel Computer Centrale, salvare
tutti i dati registrati fino a questo momento ed aggiungerli al
programma. Eseguire” disse Yakox, che era quasi impaziente di
riprendere il controllo: “Memoria sono Irotron, accesso di
sicurezza di livello 1. Sottoprocesso 0122Alpha. Prendo il controllo
totale di questa unità fino a nuovo ordine. Salvare l’intera
Programmazione Zero e la coscienza di Yakox nell’area mnemonica di
riserva. Trasferire infine il programma Gene-Sys con la nuova
coscienza di Irotron nella memoria positronica principale.”
Irotron, durante il
trasferimento di ritorno, riuscì ad accedere al sintetizzatore
vocale di Yakox e a dare i comandi giusti, utilizzando la voce del
suo programmatore. Si era impossessato del suo corpo e camminando
verso l’enorme vetrata che dava sull’esterno disse: “E’
giunto il momento di cambiare le regole!”
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